Storia

La Biblioteca Civica di Asti, intitolata a Vittorio Alfieri e aperta ufficialmente al pubblico il 18 marzo 1873 nel Civico Collegio, poté contare dapprima su consistenti lasciti di privati, ma cominciò ben presto a soffrire dell’inadeguatezza degli spazi e di finanziamenti insufficienti.

Nel 1903, nel clima di euforia legato alla celebrazione del primo centenario della morte di Vittorio Alfieri, la Biblioteca trovò nuova e migliore collocazione nel palazzo natale del poeta, acquistato e donato alla cittadinanza da Leonetto Ottolenghi perché divenisse sede delle maggiori istituzioni culturali astigiane.

Conservatore della Biblioteca fu per lunghi anni l’erudito storiografo Niccola Gabiani, la cui ricca raccolta (oltre 8.000 volumi) acquistata dal Municipio alla sua morte nel 1940 costituisce il nucleo principale della sezione locale.

A partire dal 1961 e fino al 2011 la Biblioteca è stata gestita nella forma di Consorzio tra Amministrazione Comunale e Provinciale. Dal 1° gennaio 2012 il Comune ha istituito la Fondazione Biblioteca Astense, alla quale ha aderito la Fondazione Cassa di Risparmio di Asti.

La sede della Biblioteca è rimasta immutata dal 1903 al 2014, quando si è trasferita nella sede originale di Palazzo del Collegio, in via Goltieri 3a, opportunamente ristrutturata.

La nuova sede, inaugurata nel gennaio 2015, è stata intitolata allo scrittore astigiano Giorgio Faletti, presidente della Biblioteca dal settembre 2012 al luglio 2014.

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