Aspetti meno noti del mondo antico: la vita quotidiana degli dei

Aspetti meno noti del mondo antico: la vita quotidiana degli dei

Il settimo incontro delle domeniche d’inverno di Passepartout è dedicato alla mitologia greca. Tutti coloro che in qualche epoca della loro vita hanno compiuto studi classici, ricordano come il mondo dell’antica Grecia sia popolato da un gran numero di dei che conducono una esistenza beata nella luce sfolgorante dell’Olimpo, ma non disdegnano di scendere sulla terra per intrecciare con noi uomini relazioni di varia natura, dall’amore all’odio, dall’amicizia all’ostilità, condizionandoci in ogni momento. Ma che cosa sappiamo veramente di loro? E’ vero, ne ammiriamo la bellezza e la prestanza dei corpi, la velocità e l’efficacia delle azioni; eppure siamo poco abituati a chiederci quali siano i tratti caratterizzanti la loro vita quotidiana, se ne hanno una, quali corrispondenze o differenze si possano ravvisare tra la psiche e il corpo degli dei e degli esseri umani, in che modo queste potenze impongano la loro superiorità. E ancora: nel corso dei lunghi secoli della storia antica, di fronte alle profonde modificazioni della società, il rapporto tra gli dei e gli uomini è rimasto stabile oppure si è modificato e in quale senso? Come hanno reagito gli abitanti dell’Olimpo omerico all’invenzione e alla diffusione delle poleis con le conseguenze politico-culturali che tale fatto comportò? Suggerire qualche riflessione in merito significa proporre spunti per ripercorrere una materia in gran parte nota, arricchendola però con elementi meno noti e considerandola secondo una prospettiva forse un po’ diversa dal solito. Il professor Serafino Ferraris, già docente di latino e greco, preside prima del Liceo classico e poi del Liceo scientifico astigiani, anticipa a chi desideri approfondire l’argomento anche qualche consiglio di lettura: F. Codino, Introduzione ad Omero; M. Detienne: Dioniso a Cielo aperto; M. Detienne e J. P. Vernant: Le astuzie dell’intelligenza nell’antica Grecia; J.P. Vernant, Mito e pensiero presso i greci; M. Pohlenz, L’uomo greco; W. Jaeger, Paideia; E. R. Dods, I greci e l’irrazionale. Serafino Ferraris. Nato a Viarigi (Asti) l’8 aprile del 45 e  nel giugno 69 ha conseguito la laurea con la lode in lettere classiche presso l’Università di Bologna –relatore il professor Elio Pasoli- discutendo la seguente tesi: “I discorsi di Sallustio in rapporto alle fonti greche”. Incaricato dell’insegnamento di italiano e storia, prima nel modenese, poi ad Asti, si è abilitato alla professione docente nel  71 e, subito dopo, ho affrontato, vincendolo, il concorso nazionale bandito per la cattedra di latino e greco nel triennio liceale. Al termine delle procedure concorsuali, nel 74 è stato  nominato titolare presso il Liceo Classico Alfieri di Asti, dove ha insegnato tali discipline fino all’86. Incaricato in quell’anno della presidenza di quella scuola, ha sostenuto il concorso nazionale bandito per l’assunzione di presidi, a seguito del quale è stato nominato preside titolare del Liceo Classico Grattoni di Voghera a partire dall’87. Nell’88 ha ottenuto il trasferimento al Liceo Classico Alfieri di Asti dove è rimasto fino al 2000, quando, a seguito della ristrutturazione della rete scolastica, si è spostato al Liceo Scientifico Vercelli di Asti. Attualmente è pensionato essendo stato collocato a riposo dal 1^ settembre 2011. Due gli artisti astigiani che esporranno opere create per l’occasione: Silvio Volpato e Francesca Staglianò. Silvio Volpato è figlio d’arte, Presidente della Promotrice delle Belle arti di Asti, pittore ad olio. Per il prossimo appuntamento di Passepartout en hiver esporrà un’opera che narra attraverso la pittura aspetti meno noti del Mondo Antico sullo sfondo del granaio di Castell’Alfero con antica meridiana. Francesca Staglianò è membro della commissione artistica della Promotrice delle Belle Arti di Asti, pittrice di ceramica, olio e acrilico. Nel lavoro che presenterà domenica prossima Staglianò illustra la vita quotidiana degli dei sullo sfondo dell’Olimpo circondato da un paesaggio surreale.

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