Domenica 12 gennaio alle 17 primo appuntamento con Passepartout en hiver

Domenica 12 gennaio alle 17 primo appuntamento con Passepartout en hiver

Alla Biblioteca Astense Giorgio Faletti torna Passepartout en hiver – Conversazioni d’inverno, il ciclo di incontri promossi dalla Biblioteca e dalla CNA di Asti che si terrà dal 12 gennaio al 15 marzo tutte le domeniche alle 17 in Sala Colonne. Primo appuntamento domenica 12 gennaio alle 17 con Simone Vaccaro, Francesco Bellè ed Edoardo Mancini, membri del collettivo Arena Philosophika, con “L’oscuro compagno. Il mostro dalla mitologia al Pokèmon”. L’incontro è incentrato sui temi dell’omonimo libro curato da Mancini e Vaccaro e pubblicato da Europa Edizioni, con illustrazioni di Catalina Lungu. Spiegano i giovani autori: “La nostra riflessione prende spunto da una considerazione quotidiana, forse ingenua, financo banale: siamo circondati da mostri. Ovunque si volga lo sguardo un mostro popolerà quel luogo; e di mostri ce ne sono davvero tanti… In televisione al mattino creature stramboidi saltellano qua e là, esseri antropomorfi (o uomini zoomorfi) si colpiscono violentemente con armi improbabili, ma, incredibilmente, nessuno si fa male (il famoso effetto cartoon). Il fatto di essere tra i mostri non ha conseguentemente modificato il nostro stesso rapportarci verso di loro? Non ha fatto sì che noi subissimo, quasi del tutto inconsciamente, un processo di lenta, epperò inesorabile, assuefazione al fenomeno mostruoso in quanto tale? C’è ancora spazio per i mostri proprio ora che, probabilmente come mai prima, sono saliti alla luce della ribalta? Con ciò non si vuole affermare che il mostro sia un prodotto recente; anche in passato ha popolato le nostre fantasie e i nostri territori. Solo che, anticamente (e poi neanche troppo: basti pensare alle leggende sulle masche o sulle case infestate, sul ruolo della cosiddetta “settimina” nelle campagne e città piemontesi ancora in pieno secondo dopo guerra), esso ha incarnato una potenza oramai, ci sembra, scomparsa, un alone di inviolabilità e divinità che difficilmente possono essere evocate allorquando ci si appresti a catturare il Pokémon (che vuol dire “mostro tascabile”, e già il “tascabile” la dice lunga) sul cellulare o ci si conceda un momento di relax con un bel film horror (benché, ovviamente, non sia lecito generalizzare). E questo perché il mostro è stato vittima illustre della più grande rivoluzione della contemporaneità: la sovraesposizione estetica. Ciò ha comportato, come diretta conseguenza, l’omologazione assoluta…”. Simone Vaccaro, dopo aver terminati gli studi filosofici presso l’Ateneo torinese, si è dedicato prevalentemente all’ambito metafisico-ontologico provando ad individuare corrispondenze anche in settori non ortodossi per la ricerca filosofica. Ritiene una sfida degna di essere combattuta rendere la filosofia patrimonio comune pur senza che quest’ultima rinunci alla sua tecnicità e alle necessarie audacia e scorrettezza. Francesco Bellè, laureato in Filosofia Teoretica all’Università di Torino, è stato ideatore, organizzatore e relatore di annuali cicli di conferenze filosofiche. Come conferenziere ha partecipato anche a eventi e festival culturali.Ha lavorato per la carta stampata e come consulente di comunicazione. Edoardo Mancini si definisce un mistico/filosofo di provincia. Di formazione classica si tiene saldamente ancorato alla Realtà con pratiche filosofiche. Campi di spettanza: ontologia fondamentale e proselitismo. Esponente della corrente filosofica nota ai più come Parmenidismo Volgare. Come nelle scorse edizioni, a ogni evento sarà presente un pittore della CNA Artisti che offrirà l’interpretazione grafica del tema proposto. Gli artisti, coordinati dalla pittrice Marisa Garramone, illustreranno le proprie opere prima di ogni incontro. Ospite di domenica Gino Vercelli: nato a Mombercelli (Asti), dal 1981 al 1988 alterna l’attività di grafico pubblicitario a brevi storie a fumetti realizzate per “Boy Music”, “Lanciostory” e per la Casa editrice Edifumetto. Il suo esordio alla Sergio Bonelli Editore avviene nel 1988. Nel frattempo, entra a far parte dello staff di Martin Mystère, di cui disegna numerose storie. Nel 1996, realizza graficamente l’albo speciale “Prigioniero del futuro”, in cui Nathan Never incontra Martin Mystère. Dal 1999 realizza il primo numero di Jonathan Steele, passando poi a Nathan Never. É tra i fondatori della Scuola di Fumetto di Asti, per la quale cura il libro “Musica e Nuvole, le canzoni di Paolo Conte a Fumetti”. Con il giornalista Armando Brignolo realizza il libro “Van Gogh, ipotesi di un delitto. Dal 2018 insegna Fumetto e Illustrazione presso l’Accademia di Belle Arti di Cuneo, nelle succursali di Asti e Milano.

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