11 Feb 2007 Franco Rabino in mostra con Skin
L’eclettico fotografo astigiano Franco Rabino sarà in mostra con Skin – La pelle degli alberi – a Torino, al Centro Visite del Parco Naturale della Collina Torinese (c/o stazione di Superga della tranvia a dentiera) dal 28 gennaio al 3 marzo 2007. Incontro e aperitivo con l’autore domenica 11 febbraio ore 16.30 . Tutti sono invitati. Una straordinaria galleria di foto sulla “pelle” degli alberi con infinite varietà di toni, sfumature, colori, segni e rughe. Ma c’è qualcosa nella ruvida asperità della superficie degli alberi, nella corteccia, che è soltanto loro; a guardarla da vicino diventa una pura astrazione grafica, una stilizzazione di linee e forme. Alcuni portano incise strane carte geografiche con mari e continenti non nostri, topografie di terre immaginarie verso cui è improbabile tracciare rotte e percorsi. Altri hanno colori delicatissimi che declinano ogni tonalità pastello. Altri ancora testimoniano la sofferenza che il tempo incide sulla materia. E l’elenco potrebbe continuare per pagine e pagine… Una cosa però è certa: gli alberi sono migliori di noi. Infatti, a tutt’oggi, non si conoscono alberi imbecilli, alberi dittatori e – men che mai – alberi conduttori di talk-show. Sono silenziosi, gentili, ospitali. Accolgono allo stesso modo e con cortese premura creature che volano, creature che strisciano e altre che si arrampicano. A tutti offrono rifugio, cibo e domicilio. Sono esposti al sole e al gelo, alla calura e al vento; per questo ognuno di loro ha una pelle unica, simile – è vero – a quella dei suoi confratelli di specie, ma soltanto sua perché racconta la propria individuale storia di inverni e primavere. Solitamente a noi gli alberi piacciono da lontano, con i rami carichi di foglie e, magari, punteggiati dai frutti; ci piacciono gli alberi nei paesaggi, quando sono tanti e folti. Un po’ come ci piacciono le grandi scene di massa nei film storici. Raramente andiamo a guardarli così da vicino da sentire l’odore della corteccia e vedere i reticoli di minuscole righe, i nodi, gli squarci, le ferite. Guardiamo gli alberi come guardiamo i nostri simili: da lontano e stando attenti a non sporcarsi, a non interagire. Eppure in altri momenti e in altre culture gli alberi sono fondamentali. Per gli ebrei , ad esempio, sono tre le cose fondamentali della vita: crescere un figlio, scrivere un libro e piantare un albero. In tutte e tre queste cose c’è il senso profondo della continuità che lega passato e futuro. A noi invece, nel migliore dei casi, rimane il ricordo di quando eravamo bambini e provavamo a scalarli per agguantare ciliege, pesche e albicocche. Perché gli alberi sono belli e portano cose buone. Portano cose buone e cose nascoste. Sono incise sulla scorza e nella corteccia. Provate ad avvicinarvi fino a quasi sfiorarla con il naso e vi sembrerà di intravedere qua è la una calligrafia sconosciuta; l’indecifrabile scrittura attraverso cui qualche dio dei tempi passati ci ha tramandato il mistero della vita. L’apertura è tutti i giorni, dalle 9.20 alle 20.30. Martedì chiuso Info: Centro Parco Naturale : tel. 011.890.36.67 cvparcosuperga@artefatto.com http://www.parks.it/parco.collina.torinese
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