04 Nov 2024 Giovedì 14 novembre presentazione del libro di Alessandro Cassieri “Tra Russia e Ucraina”
Giovedì 14 novembre alle 18 alla Biblioteca Astense Giorgio Faletti Alessandro Cassieri presenta il suo ultimo libro “Tra Russia e Ucraina – Diario del conflitto dalle origini a oggi” (Rai Libri), in dialogo con il giornalista Alberto Sinigaglia.
L’invasione russa dell’Ucraina, nel 2022, è un evento drammatico che entra improvvisamente nella vita quotidiana degli italiani. Alessandro Cassieri lo ha invece vissuto, come inviato della Rai, dai primi inquietanti segnali, a partire dal 1991, l’anno dell’indipendenza dell’Ucraina dall’Urss . In un intenso racconto in prima persona, avventuroso e a tratti rocambolesco, Cassieri si muove lungo l’asse MoscaKiev, attraversando decine di volte un confine sempre più armato. Ma gli indizi di nuove contrapposizioni lo spingono anche in Ossezia e Georgia, Crimea e Donbass, Kirghizistan e Afghanistan, America e Cina, per poi tornare nel focolaio ucraino. Durante gli spostamenti in quei vasti territori incontra Capi di Stato, spie, militari e leader politici che decideranno le sorti della regione. Da Gorbaciov a Putin, da William Colby a Shevardnadze, da Vernon Walters a Saakashvili, da Medvedev a Yulia Tymoshenko, da Poroshenko a Yanukovich, a Pushilin, a Massoud… con il contorno di oligarchi e ballerine, campioni di scacchi e pugili, scrittori, biscazzieri e gente comune, le cui vite sono travolte dalle conseguenze di una geopolitica mai così invadente in Europa dalla fine della Seconda guerra mondiale. Di tutti loro Cassieri raccoglie testimonianze, invettive, paure, minacce, che vanno a comporre il quadro storico e sociale di un mondo in cui si gioca la partita epocale tra grandi potenze. Una sfida che ha riportato nel cuore dell’Europa il clima della Guerra Fredda.
Alessandro Cassieri ha vinto a ventuno anni la selezione condotta da Sergio Zavoli per giovani giornalisti Rai. Nominato inviato speciale nel 1991 per i suoi servizi sul crollo dell’urss, è stato corrispondente da Bruxelles, da Mosca e poi inviato speciale del Tg1 fino al 2016, quando è diventato capo della sede Rai di Parigi. Rientrato al Tg1, è tornato a fare l’inviato, la forma di giornalismo, quella “sul campo”, che ha sempre preferito. Nel corso della sua attività professionale alla Rai è stato testimone di eventi cruciali, crisi e guerre in oltre ottanta Paesi. È stato ideatore e conduttore di programmi radiofonici (“Senza rete”, “Baobab”, “Zapping”, “Radio anch’io”) e conduttore di “Speciale Tg1”.
Ingresso libero fino a esaurimento dei posti disponibili.
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