07 Mag 2018 Il cartellone di Passepartout 2018
Il festival Passepartout giunge alla quindicesima edizione: organizzato dalla Biblioteca Astense Giorgio Faletti con l’appoggio della Città di Asti e della Regione Piemonte, e con la direzione scientifica di Alberto Sinigaglia, si terrà ad Asti dal 2 al 10 giugno, preceduto da alcune importanti anteprime. La rassegna mette a confronto l’anno in corso con uno della storia nel quale, come in uno specchio, si riconoscano, a vari livelli, analogie utili a capire il presente e a intuire il futuro, con l’aiuto dei maggiori storici, giornalisti e scrittori. Per il 2018 l’anno di riferimento è il 1938, l’anno della proclamazione delle leggi razziali, e il titolo scelto è “L’Altro”: dalla Notte dei Cristalli e dall’altro (l’ebreo, il malato, il diverso) visto come il nemico da annientare, all’altro di oggi, ai nuovi razzismi insorgenti, conclamati o striscianti. Ma c’è anche un “altro” nella natura, chi si occupa e preoccupa delle sorti del pianeta rispetto ai più che lo inquinano, lo sciupano, lo violentano. E c’è un “altro” linguistico così come c’è l’iconografia dell’altro, strumento potente e pericoloso. Come percorso di avvicinamento al tema del festival da marzo è partito Passepartout Cinema, un ciclo di proiezioni di film, preceduti da una duplice presentazione per chiarirne sia il contesto storico che la valenza filmica, con sei appuntamenti in Sala Pastrone curati in collaborazione con Riccardo Costa del Circolo Sciarada e con il Circolo Cinematografico Vertigo. L’iniziativa ha raccolto il favore del pubblico, e si chiuderà con due ultime proiezioni: mercoledì 16 maggio alle 18 “Quasi amici” di Eric Toledano e Olivier Nakache, introduce Vincenzo Soverino; mercoledì 30 maggio alle 17 “Vincitori e vinti” di Stanley Kramer, introduce Paolo Rampini. Ingresso libero. Un’altra importante anteprima del festival si terrà mercoledì 23 maggio alle 21, quando al Teatro Alfieri arriverà Arturo Brachetti: il celebre trasformista per una volta “smetterà” i suoi innumerevoli travestimenti per dialogare con il giornalista Osvaldo Guerrieri nell’incontro “Io è un altro”, un excursus sulla sua carriera e sulla creazione dei personaggi teatrali. Dal 2 al 10 giugno il programma di Passepartout ospita nomi di spicco provenenti dagli ambiti più diversi, per affrontare a 360 gradi il tema del festival: la senatrice Liliana Segre, il fotografo Oliviero Toscani, la cui forza creativa ha raccolto consensi internazionali, il presidente di Libera Don Luigi Ciotti, il filosofo Maurizio Ferraris, il divulgatore scientifico Mario Tozzi, il presidente dell’Accademia della Crusca Claudio Marazzini, il Senatore Luigi Manconi, presidente della Commissione per la tutela dei diritti umani,lo storico Marco Revelli, il genetista Alberto Piazza, presidente dell’Accademia delle Scienze, gli scrittori Pietrangelo Buttafuoco, Elena Loewenthal e Paolo Giordano, il direttore de La Stampa Maurizio Molinari, i giornalisti Angelo Pezzana, Domenico Jr Agasso e Marco Zatterin, l’egittologo Christian Greco, direttore del Museo Egizio di Torino, il professor Marco Vallora, docente di estetica, il fotoreporter Uliano Lucas, lo storico della musica Sandro Cappelletto e l’artista Ugo Nespolo, pittore e scenografo di fama internazionale. Nutrita anche la sezione locale, che può contare sulla presenza di Enrico Nivolo, antropologo culturale, il nutrizionista Giorgio Calabrese, il professor Mauro Forno, il giornalista Carlo Francesco Conti, la ricercatrice ISRAT Nicoletta Fasano e il gruppo La Ghironda con un originale omaggio al pittore fiammingo Hieronymus Bosch. A introdurre gli incontri Roberta Bellesini Faletti, presidente della Biblioteca. Novità di questa edizione saranno gli “Sguardi sull’Altro”, cortometraggi realizzati dai ragazzi di diverse scuole astigiane, coordinati da Laurana Lajolo. È un gradito ritorno la collaborazione con la Fondazione Giovanni Goria di Asti per l’organizzazione degli incontri con Oliviero Toscani e Christian Greco, oltre che per la realizzazione della videointervista con Piero Angela che andrà a impreziosire l’appuntamento di Sandro Cappelletto dedicato al jazz. L’incontro con Liliana Segre e Maurizio Molinari è realizzato in collaborazione con l’Associazione Italia Israele. Simbolo del festival sono sempre gli alberelli ideati da Paola Malfatto e realizzati dal Faberlab dell’Istituto IPSIA Castigliano di Asti, che ha coinvolto ragazzi del IV e V anno, e che verranno “piantati” in diversi punti della città, con una nuova veste grafica basata sul logo del festival realizzato da Chiara Malfatto. Infine sarà presto disponibile “Fotoromanzo”, ebook che racconta la storia del festival dalla prima edizione attraverso 191 scatti del fotografo Franco Rabino.
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