Il gioco paziente.

Il gioco paziente.

E’ arrivato al suo ultimo appuntamento il ciclo di conferenze “ Passepartout en hiver “ che ha portato in biblioteca gli astigiani la domenica pomeriggio. La rassegna ha avuto una grande partecipazione di pubblico e si parla già della edizione del prossimo anno. Il gioco paziente è il titolo del prossimo incontro e saranno Don Alessandro Quaglia e Fabrizio Gagliardi a raccontare i tesori artistici della diocesi di Asti. Avviata alla metà degli anni ’90, si è da poco conclusa la campagna di censimento e catalogazione dei beni immobili di proprietà della Chiesa di Asti, promossa dalla Conferenza Episcopale Italiana e cofinanziata dalla CEI stessa, dalla Regione Piemonte e dalla Diocesi. La schedatura, realizzata da Ivana Bologna e Andrea Rocco, per anni ha comportato la ricerca, lo studio e la descrizione di quadri, statue lignee, argenti e arredo sacro posseduto dalle chiese appartenenti alla diocesi, nell’intento di ricostruire la storia di ogni singolo pezzo, nella maggior parte dei casi complessa e intricata. E proprio queste storie racconteranno Fabrizio Gagliardi e Alessandro Quaglia, che mostreranno le immagini di tanti oggetti preziosi così scoperti, riscoperti o recuperati: importanti testimonianze d’arte, ma anche di devozione e di culto, che è necessario conoscere per conservare e tutelare. Don Alessandro Quaglia, architetto, canonico della cattedrale di Asti, per anni è stato responsabile dell’ufficio Beni Culturali Ecclesiastici della Diocesi di Asti, ruolo oggi ricoperto dall’architetto Fabrizio Gagliardi, che si è formato a fianco dello stesso don Quaglia. Per questa loro consuetudine a lavorare insieme i due daranno vita a una conversazione tra ‘complici’ nel delicato e fondamentale ruolo di garantire il patrimonio dei beni culturali della chiesa L’entrata è libera e tutti sono invitati

Condividi questa pagina su
No Comments

Sorry, the comment form is closed at this time.