Lidia Ravera vincitrice dell’edizione 2013 del Premio Asti d’Appello

Lidia Ravera vincitrice dell’edizione 2013 del Premio Asti d’Appello

E’ Lidia Ravera la vincitrice dell’edizione 2013 del Premio Asti d’Appello con il romanzo edito da Bompiani Piangi Pure. Con un’arringa coinvolgente e convincente Lidia Ravera ha conquistato la giuria togata e il pubblico di circa 700 persone che ha accolto con un lunghissimo applauso la proclamazione della sua vittoria il 24 novembre presso il teatro Alfieri di Asti. Ha iniziato la sua arringa confessando di provare un timore che da anni non provava “da quando nel 1976 sono entrata in un salotto letterario con il vestito sbagliato”, si è rivolta al pubblico strappando risate ed applausi a scena aperta “Ma guardate i giudici! (Carlo Federico Grosso, Cristiana Maccagno Benessia, Marcello Maddalena, Carlo Nordio, Mario Barbuto, Luciano Violante, Giorgio Vitari, Paolo Rampini ). Li ho studiati durante le arringhe degli altri scrittori: rimangono impassibili, non muovono un muscolo! Ed io, una donna, sola, qui , davanti a loro!” Protagonista di Piangi pure Iris, una donna di ottant’anni che si innamora. Ravera ha spiegato come nel suo romanzo ha capovolto gli stereotipi nel dare vita ad un personaggio che nei tempi supplementari della vita si rimette in gioco mettendo in discussione i cliché che le donne ad una certa età si trovano, malgrado loro, ad indossare e di cui la scrittrice ha spogliato Iris come “vuoti a perdere”o “nonna cosmica che spazza le briciole di emozioni altrui”. Ha invocato così la benevolenza della Corte del Premio Asti d’Appello con la stessa diretta ironia che traspare dalla sua scrittura “ Votate Piangi pure, fate un’opera immunitaria, sopravvalutatelo, diffondetelo!” Dopo l’incanto del concerto della pianista Jin Ju è arrivata la sentenza consegnata in busta chiusa dal notaio Giorgio Amici e dal Presidente del Premio Piero Ghia e letta al pubblico dall’Assessore della Cultura di Asti Massimo Cotto che ha magistralmente presentato la serata. La motivazione del Premio assegnato data dai togati: La giuria tecnica rileva l’alta qualità delle opere in concorso. Dalla combinazione dei voti delle tre diverse giurie è risultato vincente il libro di Lidia Ravera, PIANGI PURE (Bompiani). Il giudizio rispecchia l’apprezzamento per l’originalità della vicenda, la capacità di interpretare sentimenti, stati d’animo e condizioni umane di ciascun personaggio. La scrittura è limpida, la narrazione è delicata e coinvolgente. Lidia Ravera è salita sul palco, visibilmente emozionata. A lei il titolo di vincitrice e i 10.000 euro del Premio Asti d’Appello. Così ha commentato “Trovo corretto essere stata giudicata da togati. In fondo noi scrittori abbiamo un profilo criminale: siamo ladri di vite altrui.” Grande apprezzamento e tanti applausi anche per tutti altri gli scrittori in concorso: Letizia Muratori, con Come se niente fosse, (Adelphi); dal PREMIO VIAREGGIO-REPACI  Maurizio De Giovanni, con Vipera, (Einaudi); dal PREMIO CAMPIELLO  Giovanni Cocco, con La caduta, (Nutrimenti); dal PREMIO STREGA Alessandro Perissinotto con Le colpe dei padri  ( PIEMME ) e Paolo Di Paolo con Mandami tanta vita ( Feltrinelli ); dal PREMIO RAPALLO Carola Susani con Eravamo bambini abbastanza (Minimun fax) e Anna Maria Falchi con L’Isola delle lepri  (ed.Guanda); dal PREMIO BAGUTTA Fausta Garavini  con Storie di Donne (Bompiani) e dal PREMIO COMISSO Vincenzo Latronico con La cospirazione delle colombe (Bompiani). La serata ha visto in apertura la premiazione come Maestro del Premio di Enzo Bettiza affiancato sul palco dal Presidente dell’Ordine dei Giornalisti del Piemonte Alberto Sinigaglia. Al Maestro è stato consegnato dal Presidente della Fondazione Cassa di Risparmio Michele Maggiora la targa creata ad hoc. Pubblici ringraziamenti all’artista Antonio Guarene che ha realizzato l’illustrazione per il programma di sala e a tutti gli sponsor: la Banca C.R. Asti, la Fondazione C.R. Asti e la Fondazione CRT, la Regione Piemonte, il Comune di Asti, la distilleria Romano Levi di Neive, l’azienda agricola Castello di Uviglie e Eataly.

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