27 Ott 2005 Lucio Pellegrini presenta ZOLLE di Marco Drago
Sarà il regista Lucio Pellegrini a presentare l’ultimo libro di Marco Drago, sabato 29 ottobre ore 16.30 presso la Biblioteca Astense, Corso Alfieri 375, Asti. Pellegrini e Drago, ambedue astigiani, erano già stati sullo stesso palco chiamati dalla Biblioteca di Asti, durante la prima edizione del festival di letteratura Passepartout, Viaggi Straordinari nelle Parole Scritte. Proprio durante la serata del festival del 2004 sia Pellegrini che Drago avevano parlato del progetto di lavorare sul concetto ed i ricordi della vita di provincia… Zolle, edito nel 2005 da Feltrinelli, parla di Samuele e Billy che dividono ansie e frustrazioni della mediocrità provinciale. Con disperata vitalità. Uno cerca di cavarsela, l’altro pontifica. Samuele ha divorziato dalla moglie Giulietta e prova ad aprirsi altri spazi affettivi con Alberta. Nel frattempo un terzo amico, Maulasio, sparisce. Tutti cercano di staccarsi da terra ma le zolle di terra piemontese sono molto pesanti: ci si resta attaccati. Un bellissimo ritratto di gruppo. Una corsa dentro le smanie di affrancamento dall’immobilità sociale. Un dramma semiserio sull’incertezza del vivere. Dice Marco Drago – Ho cominciato a scrivere Zolle pensando a un rapporto d’amicizia fra due trentacinquenni di provincia. Due ragazzi “studiati”, molto attenti a tutto quello che succede, ma fatalmente provinciali, fatalmente lontani dai luoghi dove succedono le cose. Uno dei due doveva essere una specie di intellettuale qualunquista (letture: ‘Il Foglio’, ‘Panorama’, ma anche T.S. Eliot, William Carlos Williams e Robert Frost), l’altro un intellettuale ‘selvatico’ nemico dei libri, delle etichette e di ogni generalizzazione mediatica. Poi mi ha preso la mano un tema che all’inizio ritenevo secondario e cioè il perdurare del matrimonio anche dopo il divorzio. Un tema che – devo dire la verità – non mi ha mai particolarmente appassionato (non sono credente e non sono sposato, dunque non ho mai nemmeno divorziato), ma che mi pare possa avere qualche senso alla luce di come viene vissuto oggi il matrimonio. Credo di aver messo, in questo libro, un bel campionario di mie manie/ossessioni personali: il sesso (cambi di partner, ninfomania), il primo amore (che nelle canzonette ‘non si scorda mai’ e nella vita nemmeno), il collezionismo di dischi (con tutta la fauna di ultraquarantenni senza donne che lo alimenta), il cattolicesimo (che faccio finta di rinnegare ma rientra sempre in quello che scrivo) e il mondo editoriale (una versione piccola e claustrofobica dello showbiz).- Tutti sono invitati e l’ingresso è libero.
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