Presentazione del volume Maniman: un cortile, un tempo, una manciata di amici di Livio Musso

Presentazione del volume Maniman: un cortile, un tempo, una manciata di amici di Livio Musso

Sabato 18 dicembre alle ore 16 in Biblioteca Carla Forno presenterà il volume Maniman: un cortile, un tempo, una manciata di amici di Livio Musso (Diffusione Immagine, 2004). “Maniman” è una parola dialettale astigiana che ha molti significati: “mentre”, “nel frattempo”, “anche”, ma pure qualcos’altro. Questa parola affascinava l’autore bambino, che la immaginava araba, degna delle Mille e una notte, di favole raccontate al chiar di luna. Così Maniman è diventata una raccolta di racconti, un’autobiografia del cuore che riporta l’autore e chi lo legge in un periodo di tempo che va dal 1947 al 1957. Leggendo Maniman si rivisita, o si scopre, un mondo fatto di vie, piazze, personaggi ma soprattutto di un cortile, quello di via Carducci 43 (allora il numero civico era il 15), in cui Livio Musso è nato e ha vissuto i primi 15 anni di vita. Il sottotitolo un cortile, un tempo, una manciata di amici è più esplicativo: presenta quel gruppetto di ragazzi e ragazze che hanno condiviso con Musso quegli anni, quelle emozioni. I racconti di Maniman portano il lettore anche fuori del cortile, in giro per la città, attraverso luoghi, persone e fatti che scandivano la vita di quegli anni: le giostre in Piazza Alfieri, i veglioni, i fuochi artificiali, il Duomo, l’oratorio di San Giovanni, le scuole di via Carducci e via Roero. Nel libro sono presenti alcune poesie che l’autore dedica a personaggi vissuti nel suo stesso cortile, come ad esempio il professor Lodovico Vergano, ed una prime storie scritte da Musso per il cinema da Muss, che chiude il volume: Tre vite di sponda è una presceneggiatura, una storia astigiana ambientata nel 1951, quando la gente, lasciati alle spalle i toni drammatici del primo dopoguerra, cercava di recuperare una normalità dimenticata. Livio Musso, che di recente ha avuto da seri problemi di vista, ha deciso, in accordo con l’editore del libro, l’astigiana Diffusione Immagine, di devolvere l’incasso della vendita del volume alla ricerca sulle malattie degli occhi: destinataria sarà l’Associazione di ricerca sulle retiniti del pretermine, cioè sulle malattie della retina nei bambini nati prematuri. L’associazione, di cui fanno parte illustri oculisti a livello nazionale con collegamenti internazionali e che è presieduta dal professor Giuseppe Heer, sarà rappresentata alla presentazione di Maniman: un cortile, un tempo, una manciata di amici dalla dottoressa Daniela Dolcino, direttore della divisione oculistica dell’Azienda Ospedaliera di Alessandria.

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