Selezionato il secondo romanzo per l’edizione 2016 del Premio Asti d’Appello

Selezionato il secondo romanzo per l’edizione 2016 del Premio Asti d’Appello

È “Panorama” di Tommaso Pincio (NNE, 2015), classificato al Premio Nazionale di Narrativa Bergamo, il secondo romanzo selezionato per partecipare alla ottava edizione del Premio Asti d’Appello, la cui cerimonia conclusiva avrà luogo al Teatro Alfieri domenica 27 novembre. Così lo presenta la casa editrice: “Ottavio Tondi non ha mai incontrato Ligeia Tissot. Si sono scritti messaggi per quattro anni sul social network Panorama, l’ha vista in foto e ha passato un’infinità di ore a guardare il suo letto disfatto. Prima di quei messaggi, Ottavio Tondi non aveva mai scritto nulla, non una parola né un appunto. Il suo lavoro e la sua vita erano dedicati alla lettura. Ma non era un lettore qualunque. Era il lettore, colui che aveva determinato la pubblicazione del più grande best seller di tutti i tempi, e che da allora decideva delle fortune dei romanzi in libreria. Ma tutto questo succedeva prima, prima dell’incidente di ponte Sisto, prima che il mondo smettesse di leggere i libri, prima che Ligeia Tissot entrasse nella vita di Ottavio Tondi. Questo libro è per chi, almeno una volta nella vita, si è innamorato di una donna senza averla mai incontrata, per chi parla con i personaggi dei libri e prima di uscire di casa se ne infila uno in tasca e inizia a camminare senza meta”. Tommaso Pincio, italianizzazione di Thomas Pynchon, è lo pseudonimo di Marco Colapietro. Classe 1963, dopo aver frequentato l’Accademia delle Belle Arti, ha esordito come fumettista, ha diretto per dieci anni una galleria d’arte internazionale e vissuto tra la fine degli ’80 e l’inizio dei ’90 a New York come assistente di un famoso pittore; è in questo periodo che ha cominciato ad approcciarsi alla scrittura. Ha esordito come romanziere nel 1999 con “M.”. Successivamente ha pubblicato “Lo spazio sfinito” (2000) e “Un amore dell’altro mondo” (2002), libro, che ha diviso la critica letteraria, dove si narra la vita di Kurt Cobain, leader del gruppo rock Nirvana, attraverso lo sguardo di un suo amico immaginario. “La ragazza che non era lei”, pubblicato nel 2005, traccia un bilancio su ciò che è andato perduto e ciò che è rimasto dei sogni di amore e libertà degli anni Sessanta. È invece del 2006 “Gli alieni”, un’indagine su come l’ipotesi dell’esistenza di civiltà extraterrestri sia diventata uno dei grandi miti dell’era moderna. Di più recente pubblicazione sono le opere “Cinecittà. Memorie del mio delitto efferato” (2008), romanzo ambientato in una Roma colonizzata dai cinesi e abbandonata dai romani a causa dell’eccessivo innalzamento della temperatura globale; “L’hotel a zero stelle” (2011) saggio autobiografico di dialogo con alcuni grandi della letteratura; “Pulp Roma” (2012) incentrato sempre sulla capitale. Con “Panorama” ha vinto la prima edizione del Premio Sinbad, riservato al miglior romanzo uscito per un editore indipendente nel 2015, nella sezione narrativa italiana. Tommaso Pincio collabora regolarmente alla rivista Rolling Stone e alle pagine culturali de la Repubblica e il manifesto, occupandosi soprattutto di letteratura statunitense. Il volume è già disponibile alla Biblioteca Astense nei normali orari di apertura per tutti i soci che hanno rinnovato l’adesione all’Associazione Premio Asti d’Appello.

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