Venerdì 20 settembre la presentazione del libro della giornalista Camilla Sernagiotto “Senza scadenza. L’intramontabile packaging made in Italy”

Venerdì 20 settembre la presentazione del libro della giornalista Camilla Sernagiotto “Senza scadenza. L’intramontabile packaging made in Italy”

Venerdì 20 settembre alle 18 alla Biblioteca Astense Giorgio Faletti si tiene la presentazione del libro della giornalista Camilla Sernagiotto “Senza scadenza. L’intramontabile packaging made in Italy”, edito da Ultra.

Il volume, ampiamente illustrato, riunisce per la prima volta tutte quelle confezioni di prodotti italiani che non sono mai cambiate nel tempo. Dal barattolo di metallo della colla Coccoina al vaso di ceramica bianco e blu di Amarena Fabbri fino ad arrivare alla tazzina marrone della Coppa del Nonno e al tubetto di Crystal Ball, oltre sessanta aziende che rappresentano l’eccellenza del made in Italy hanno aperto i propri archivi per questo libro straordinario che racconta e analizza le confezioni più iconiche e memorabili prodotte dall’industria italiana, concentrandosi su quelle mai modificate negli anni, nei decenni e talvolta addirittura nei secoli. Forme iconiche entrate nella memoria collettiva di generazioni di italiani. Marchi, prodotti e pack differenti vengono riuniti per la prima volta a illustrare le ragioni del loro successo, nonché il ruolo e l’importanza della confezione che spesso l’ha determinato, facendosi simbolo e sintesi dell’identità del brand. Tra scatole, barattoli, bottiglie e altri sorprendenti contenitori, “Senza scadenza” è la prima grande enciclopedia del packaging italiano senza tempo.

“Sono un’accumulatrice seriale di scatole, bottiglie, incarti e confezioni” racconta l’autrice. “Dico ‘accumulatrice seriale’ ma in realtà sono una collezionista fiera e orgogliosa di ogni mio pezzo. Molte delle scatole che custodisco gelosamente le ho avute da mia nonna Bianca, a cui il libro è dedicato. Da lei ho ereditato scatole su scatole, ma soprattutto la passione in essa custodite. L’approccio che ho dato a questo libro è proprio quello che aveva lei: un approccio viscerale dell’amore puro. Benché ci sia tantissima storia, oltre alle dichiarazioni e ai racconti dei vari direttori marketing, fondatori, CEO, capi, soci e via dicendo, non c’è mai quel distacco e quell’oggettività tipica del design industriale. Senza scadenza è un diario sentimentale più che un’enciclopedia. Ma, da buona collezionista quale sono, per me un diario ha la stessa esaustività e autorevolezza di un’enciclopedia, quindi in questo libro troverete davvero di tutto a tema scatole”, prosegue l’autrice. Che conclude dicendo: “La cosa che reputo essere meravigliosa di Senza scadenza è che è riuscito a creare una sorta di grandissima famiglia di cui fanno parte tutte le varie famiglie di imprenditori d’Italia che da generazioni lavorano sodo per onorare una scatoletta di punti metallici e di caramelle allo zucchero o una bottiglia di sciroppo al tamarindo e di dopobarba. Speriamo che anche i lettori si sentano parte di questo mega nucleo familiare, come se il nostro libro fosse un album di famiglia che, di pagina in pagina, mi auguro possa rievocare tanti ricordi e non solo: deve anche ricordare a noi tutti che è importante continuare ad acquistare questi gioielli della nostra nazione, che sono un patrimonio nazionale che non va assolutamente perduto”.

Giornalista e filologa medievale nativa di Voghera, Camilla Sernagiotto lavora per Sky TG24 e per il Corriere della Sera, in passato ha lavorato a MTV, occupandosi del tg Flash e del programma Crispy News. Tra i suoi libri pubblicati, ci sono i romanzi “Sushiettibile” (Robin, 2009), “I bambini sono nati con successo” (Galaad, 2011), “Circuito chiuso/Annales” e “Hipster dixit. Manuale per diventare un Hipster con i baffi” (Fazi, 2012 e 2013). Negli ultimi mesi ha dato alle stampe i saggi “La maledizione del Dakota. Rosemary’s Baby, Cielo Drive, John Lennon e altri fatti oscuri” (Arcana, 2022) e “La trappola atomica. Come la bomba ha contaminato la cultura pop” (Ultra, 2023).

A moderare l’incontro Roberta Favrin, collaboratrice de La Stampa.

Ingresso libero.

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