Una scultura di Paolo Gondino all

Una scultura di Paolo Gondino all

Da qualche tempo la Biblioteca si è arricchita di una scultura, un “mobìle” donato, come gli altri, da Paolo Gondino, che già in passato aveva contribuito ad abbellire i saloni di lettura con le sue aeree creazioni. Per prima la biblioteca ragazzi, dove si muovono al minimo soffio di vento un grande gabbiano azzurro e una struttura ad arcobaleno, e poi via via le altre sale. In particolare il salone era stato decorato con uno stormo di cinciallegre coloratissime, che sembravano davvero volare in tondo. A inizio anno l’installazione di alcune ventole ne ha imposto la rimozione, ma immediatamente Paolo ha provveduto a sostituirle con una nuova creazione, “La Via dell’Eroe”, scultura in rame e foglia d’oro, di cui scrive: “Credo che la realtà sia un insieme di interdipendenze, dove ogni elemento esiste solo in relazione al proprio complementare … L’altro non è che la biblica cruna dell’ago, il segno che unisce due grandezze apparentemente inconciliabili, sancendo la libertà del passaggio dall’uomo a Dio e viceversa. Questo diventa possibile solo abbandonando ogni attaccamento; la leggerezza acquisita consentirà il ricongiungimento con la nostra vera essenza, il nostro cerchio vuoto, a cui nulla manca, per cui nulla è troppo. L’Eroe che dimora in ciascuno di noi avrà così percorso la sua Via e lo specchio, finalmente senza polvere, rifletterà l’intero universo”. Paolo Gondino, ingegnere, cerca da sempre nuove espressività nella fotografia, nella grafia, nella poesia, nella scultura. La sua personalissima ricerca dell’Equilibrio si concretizza nelle sculture mobili, i “mobiles”, che progetta e costruisce dal 1982 I suoi lavori sono presenti in gallerie, enti pubblici e collezioni private.

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