Fenoglio: mostra + reading

Fenoglio: mostra + reading

La Biblioteca Astense organizza, come ormai consuetudine, una mostra in occasione della Douja d’Or di Asti . Il successo ottenuto lo scorso anno dalla mostra dedicata a Davide Lajolo ha suggerito di continuare a dare spazio ad autori che, pur profondamente legati alla realtà locale, abbiano rappresentatività anche nel panorama letterario nazionale: ecco quindi Fenoglio come figura ideale in questo senso. Grazie alla disponibilità dimostrata dal Centro Studi Fenoglio di Alba e dal Centro di documentazione Beppe Fenoglio della Fondazione Ferrero nel mettere a disposizione materiali, verranno esposte tutte le prime edizioni delle opere di Fenoglio, molte edizioni straniere, una nutrita serie di fotografie, il dattiloscritto originale de La Malora recentemente ritrovato ed anche alcune pagine manoscritte, che saranno rese disponibili dagli eredi. Inoltre molti manifesti e locandine legati a iniziative fenogliane. La mostra, dal titolo Come vivo acciaio : Beppe Fenoglio uomo e scrittore, avrà luogo dal 9 settembre al 1 ottobre 2005 presso i locali della Biblioteca Astense, ad Asti, in Corso Alfieri 375. Previsto, inoltre, per il giorno 14 settembre alle ore 17 un reading, ovviamente dedicato al grande scrittore, a cura della Biblioteca in collaborazione con Centro Studi Beppe Fenoglio e Fondazione Ferrero, Alba. Beppe Fenoglio nacque ad Alba ( CN) nel 1922, frequentò il liceo classico “G. Govone”, dedicandosi con particolare passione anche allo studio dell’inglese e della cultura anglosassone. Di carattere schivo e solitario, ebbe come insegnanti Pietro Chiodi e Leonardo Cocito, antifascisti e in seguito martiri della Resistenza. Durante la guerra terminò il Liceo e si iscrisse alla facoltà di Lettere di Torino, ma non riuscì a terminare gli studi: trascorse un periodo nell’esercito, poi con lo sbandamento dell’ 8 settembre 1943 abbandonò la divisa e si unì ai partigiani delle Langhe. Riuscì a sfuggire ai rastrellamenti e alle rappresaglie naziste, partecipò alla liberazione di Alba, collaborò con l’esercito inglese negli ultimi mesi prima della vittoria e della fine della guerra. Fu quello probabilmente il periodo più importante per la sua futura ispirazione di scrittore: nei suoi racconti ci sono le Langhe, la durezza della vita contadina, i suoi valori, l’ amore per un ambiente naturale che già cominciava a sentire in pericolo. Tornato alla vita civile, dedicò alla scrittura il tempo libero: nacquero così racconti partigiani e di Langa ( I ventitré giorni della città di Alba, Un giorno di fuoco, Appunti partigiani, La malora, L’affare dell’anima, L’esattore, La licenza, Il mortorio Boeri) tre romanzi (Primavera di bellezza, Una questione privata, Il partigiano Johnny) e diversi scritti minori. Morì nel 1962, solo due anni dopo la nascita della figlia. Nel marzo del 2005 gli è stata conferita dall’Università di Torino la laurea honoris causa

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