Lettera di Clio Napolitano

Lettera di Clio Napolitano

Gentili organizzatori del Festival Passepartout, non potrò essere presente, ma desidero ugualmente esprimere il mio apprezzamento sia per l’ampiezza dei temi sia per la qualificata presenza dei partecipanti come ho potuto dedurre anche consultando il sito www.passepartoutfestival.it. Già in altre occasioni ho osservato che le classiche tematiche sul femminismo mi lasciavano piuttosto “tiepida”, mentre ho partecipato attivamente alle battaglie sui diritti civili e soprattutto a quella per il nuovo diritto di famiglia. Certo è per me difficile entrare nel merito di alcuni temi, anche molto specifici, non essendo presente al “dibattito”; ma partecipando a tante iniziative promosse dal Quirinale e a tanti incontri in Italia, in Europa e in Paesi extraeuropei nella veste di ”Consorte del Presidente della Repubblica” (e già su questa dizione protocollare ci sarebbe da discutere), sento di poter affermare che il secolo “1911 – 2011” può essere considerato il “secolo delle donne”. Quello che intendo dire è che non credo che si stia tornando indietro rispetto ad un mitico passato nel quale le conquiste femminili erano “cosa fatta”, in quanto constato una affermazione delle donne in tanti settori, fatto inconcepibile fino a trenta anni fa. Certo c’è l’esigenza di un progetto educativo che deve coinvolgere la società, le scuole, a cominciare dalle materne, e anche dove è possibile le famiglie. Si tratta di un lavoro complesso e delicato, ma basti pensare quanto sia aumentato il numero delle donne che denunciano gli abusi sessuali, anche nell’ambito della famiglia, per essere ottimiste. Da donna, auguro a tutti buon lavoro confidando nella saggezza e lungimiranza delle donne e anche degli uomini. Cordialmente Clio Napolitano

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